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Artigianato

Artigianato
L’incantevole maestria degli artigiani salentini è riuscita a foggiare un’incredibile varietà di materie prime per la realizzazione di manufatti e utensili che si possono ammirare sulle bancarelle dei graziosi mercatini o nelle botteghe artigiane figlie della tradizione: un’altra allettante meta del turismo internazionale è l’esplorazione durante le vacanze della parte creativa più rappresentativa del Salento, quell’instancabile produzione artigianale che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Dalla pietra leccese alla cartapesta, dal legno al ferro battuto, dalla ceramica, la terracotta alle foglie di giunco, è possibile contemplare queste meravigliose opere nella loro originalità e perfezione strutturale. Con il “leccisu”, la pietra leccese, la roccia calcarea primordiale presente sul territorio veste le grandiose facciate dei monumenti barocchi, come la forma della più semplice panchina. La pietra leccese, nota per la sua pregiata qualità e docilità di utilizzo, ha fatto conoscere l’arte della lavorazione della pietra salentina in tutto il mondo. Dalla povertà estrema che non permetteva di acquistare materiali di lavorazione pregevoli, nasce l’affascinante arte della cartapesta: con la copertura e la sovrapposizione di strutture di partenza con materiali poveri, come pezzi di carta straccia tenuta insieme con colla d’amido e fili di ferro, sono nati capolavori della tradizione, per un effetto molto simile alla scultura in pietra ma con un materiale molto più leggero e sicuramente economico. Questa versatilità ha reso la cartapesta un’attività florida e duratura dell’artigianato salentino: il boom delle botteghe artigiane si attesta già nella seconda metà del XVII sec., e ancora oggi, in viaggio nel Salento, si possono visitare mercatini e laboratori della cartapesta, mentre le abili dita artigiane modellano soprattutto santi, elementi religiosi, pastori, contadini, oggetti naturali e i bellissimi presepi durante il periodo natalizio. A Lecce un centinaio di opere di artisti locali sono esposte nel museo all’interno delle sale del castello di Carlo V, con una buona affluenza di visitatori e turisti in vacanza nel Salento. Con acqua e creta lavorate al tornio e poi cotte ad alte temperature, si ottiene la terracotta, altra arte eccelsa di questo territorio, che ha dato vita a manufatti dall’inconfondibile colore rosso mattone, come souvenir da portare in viaggio al ritorno dalle vacanze nel Salento, agli splendidi utensili di terracotta per cucinare come la tradizionale pignata. A Cutrofiano, il “Museo comunale della Ceramica” ospita splendide opere artigianali con questo prezioso materiale. Così per i maestri di lavorazione del giunco (lu paleddhu), arte antica ma tutt’ora fiorente, la creatività del popolo salentino viaggia in tutto il globo, con gli arrivi e le partenze di chi vuole portare con sé un pezzo di Salento a casa propria.