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Escursione grotte 4 ore

Escursione 4 ore Santa Maria di Leuca : Dalla partenza, dal porto di Torre Vado, vengono spiegate la storia della Torre e l’itinerario che si andrà a percorrere. All’uscita dal porto ci si sofferma a far notare agli ospiti come il paesaggio vada via via modificandosi andando verso Santa Maria di Leuca, lasciando la strada sabbiosa per trovare gli scogli bassi che vanno crescendo gradualmente. Passando per la marina di San Gregorio si rallenta per far ammirare la splendida villa, un tempo torre costiera, ricca di storia che pare addirittura che in epoca fascista abbia ospitato Benito Mussolini. Superata la Marina di Felloniche, ultimo piccolo tratto di sabbia, si giunge alla prima grotta: la Grotta del Drago. Entrando nella grotta con la barca verranno fatti vedere i due particolari scogli che danno il nome a questa meraviglia della natura le cui pareti sono colorate da minerali di ferro, rame e zinco. Passando per punta Marchieddhu dove ci sono le rovine di una Torre si giunge nel piccolo golfo che racchiude innumerevoli grotte, e qui si visiteranno: la grotta della Stalla, la grotta dei Giganti, la grotta delle Tre Porte e la grotta dei Fiumi, dopo Punta Ristola si avvicina al porto di Santa Maria di Leuca per ammirare le ville con relativa spiegazione e la scalinata monumentale che unisce Leuca a Santa Maria di Leuca dove si erge il maestoso santuario. Gli ospiti a questo punto restano sempre incantati dalle leggende che gli vengono raccontate riguardo questi posti meravigliosi. Si riparte verso il mar Adriatico e proprio all’incrocio dei due mari la barca rallenta per permettere agli ospiti di ascoltare la spiegazione e continuare a raccogliere bellissime foto ricordo di una gita ricca di storia e bellezze naturali. Su questo versante si visiteranno: la grotta di Terradico, la grotta Verdusella, la grotta dell’Ortocupo, la grotta del Soffio e la grotta della Vora. Le escursioni di 4 ore effettuano la prima sosta per il bagno in prossimità della grotta del Soffio dove gli ospiti vengono accompagnati dal personale di bordo a visitare a nuoto l’interno di questa grotta semi-sommersa. La seconda sosta per il bagno verrà effettuata, invece, sul mar Ionio in prossimità della grotta del Fiume. Anche in questo caso, solo e soltanto accompagnati dal personale di bordo si potrà andare a nuoto fino all’imbocco di un cunicolo che porterà in un’altra grotta e poi di nuovo a nuoto fino alla barca. Gli ospiti che non vorranno fare il bagno potranno tranquillamente attendere in barca insieme ad un membro dell’equipaggio che resterà a loro disposizione. Nel tragitto di ritorno verso Torre Vado verrà offerto un aperitivo a base di: friselline al pomodoro, simeddhi e vuliate (tipico pane pugliese), due varietà di frutta di stagione e bevande. Non verranno mai effettuate escursioni con condizioni meteo-marine non favorevoli.

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Escursione grotte 2 ore

Escursione grotte 2 ore: Alla partenza, dal porto di Torre Vado, vengono spiegate la storia della Torre e l’itinerario che si andrà a percorrere. All’uscita dal porto ci si sofferma a far notare agli ospiti come il paesaggio vada via via modificandosi andando verso Santa Maria di Leuca, lasciando la strada sabbiosa per trovare gli scogli bassi che vanno crescendo gradualmente. Passando per la marina di San Gregorio si rallenta per far ammirare la splendida villa, un tempo torre costiera, ricca di storia che pare addirittura che in epoca fascista abbia ospitato Benito Mussolini. Superata la marina di Felloniche, ultimo piccolo tratto di sabbia, si giunge alla prima grotta: la grotta del Drago. Entrando nella grotta con la barca verranno fatti vedere i due particolari scogli che danno il nome a questa meraviglia della natura le cui pareti sono colorate da minerali di ferro, rame e zinco. Passando per punta Marchieddhu dove ci sono le rovine di una Torre si giunge nel piccolo golfo che racchiude innumerevoli grotte, e qui si visiteranno: la grotta della Stalla, la grotta dei Giganti, la grotta delle Tre Porte e la grotta dei Fiumi. Dopo aver visitato le grotte si prosegue verso Leuca doppiando Punta Ristola, geograficamente la punta più a Sud-Est della Puglia, da qui si ritorna verso la grotta dei Fiumi per la sosta e per il bagno.

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Torre Vado

Torre Vado, nel comune di Morciano di Leuca, è la splendida marina che si trova a pochi minuti da Santa Maria di Leuca, circa 12 km sul versante Ionico. Prende il nome dall’omonima torre di avvistamento,  e “Vado” potrebbe  derivare o dal latino “vadum” (guado) , oppure  dallo spagnolo “ovado”, cioè il luogo in cui i pesci depositavano le uova. La Torre di Guardia si trova sulla costa a pochi metri dal mare ed è attualmente circondata da alcuni edifici costruiti in epoche recenti. Per la sua vicinanza con il centro abitato di Salve era stata adibita a Torre Cavallara, era cioè dotata di un messaggero a cavallo che in caso di pericolo partiva per avvertire i paesi dell’entroterra. La marina di Torre vado presenta caratteristiche ambientali e paesaggistiche simili alla Grecia. Il territorio, infatti, si affaccia dolcemente verso il mare ed è dotato di ampi spazi di acqua cristallina e natura incontaminata. Dalla Torre Saracena in direzione Santa Maria di Leuca, la costa bassa di ciottoli bianchi e lisci continua per un altro km, e un bel muretto a secco separa il litorale dai pochi metri di terra rossa che costeggiano la litoranea: questa è contrada Nepole che non è solo mare, infatti verso l’entroterra è possibile vedere una collina. In cima, si apre alla vista un panorama mozzafiato, dove l’azzurro intenso del mare di Torre Vado fa da contrasto ai colori della collina e delle sue fiancate.
L’entroterra del territorio presenta un paesaggio tipico del Capo di Leuca: terra di colore rossastro, ulivi secolari belli ed imponenti, autentici pilastri della natura, muretti a secco ed antiche masserie, fichi d’india belli e maestosi, alberi di fico e mandorli: un paesaggio che muta i suoi colori ed i suoi profumi a seconda della stagione. Da menzionare sono sicuramente le Sorgenti di Torre Vado chiamate un tempo “li fiumi”, con acque dolci e fresche proprio come quelle  dei fiumi. Qui, secondo il tempo e le correnti, scendono i pesci per cibarsi della buona erba.  Caratteristico è anche lo splendido lungomare, che partendo dalla torre saracena prosegue per circa 1km verso l’arenile sabbioso della marina vicina di Pescoluse. Frequentato da imbarcazioni di diversa grandezza, dove insiste anche un molo grande destinato all’ormeggio delle Paranze dei pescatori, il Porto turistico è il punto di riferimento per chi vuol noleggiare barche oppure organizzare visite ed escursioni alle grotte.

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Torre Pali

Torre Pali

È una località turistica del comune di Salve, affacciata sul mar Ionio. Anticamente veniva chiamata Marina di Sant’Antonio per via della chiesetta dedicata al Santo che alcuni pescatori avevano fatto erigere; successivamente prevalse il nome Pali a causa dei tanti bastoni di legno che vi si trovavano sulla battigia in seguito alle numerose mareggiate. La Torre di avvistamento cinquecentesca fu fatta costruire da Carlo V nel XVI sec. per difendere il territorio salentino dagli attacchi dei pirati saraceni. La torre si trova completamente circondata dalle acque del mare a circa 20 m dalla costa, è a base circolare e si sviluppava su due piani presentando molto probabilmente feritoie nella parte superiore. Attualmente è parzialmente crollata. Torre Pali vanta una spiaggia sabbiosa a ridosso delle case, un porticciolo turistico per l’ormeggio di piccole barche, ma anche un’ampia scelta di strutture ricettive e di servizi che durante il periodo estive diventano numerosi. L’arenile di sabbia, superata la torre, diventa roccioso e basso, ideale per chi cerca tranquillità e vuole farsi una nuotata verso l’Isola della Fanciulla , il nome è dovuto ad una leggenda locale che racconta del rapimento di una ragazza del luogo, da parte del pirata Dragut; la giovane si rifiutò di rinnegare la religione cristiana e per questo fu uccisa dallo stesso Dragut e gettata in mare. Dopo qualche tempo, il corpo venne ritrovato sullo scoglio a poche centinaia di metri dalla riva. Torre Pali è anche luogo di mistero e di fascino per via delle leggende che alimentano il suo territorio: dalle più recenti nate in seguito al terrore seminato dalle incursioni dei turchi a quelle più antiche che vedrebbero la località il luogo della leggendaria città di Cassandra, distrutta da un maremoto circa duemila anni fa. Di certo ci sono i resti di alcuni dolmen, tombe megalitiche e grotte rupestri che testimoniano la presenza di luoghi di culto in periodi molto antichi.

Chiesa di Sant’Antonio

Luogo di preghiera per i pescatori che si fermavano a Torre Pali per il loro lavoro, piccola ma graziosa, dedicata a Sant’Antonio, d’estate si ripopola come la stessa marina ed il 15 agosto si celebra la messa in onore della Madonna Stella Maris con la tipica processione in mare.

Il porto

Nel paese vi è di recente costruzione un piccolo porticciolo dove attualmente le sole imbarcazioni presenti sono dei pescatori locali. Dopo la costruzione del braccio di molo si è assistito ad un progressivo depauperamento dell’arenile, come se fossero sparite le correnti marine che rifornivano di sabbia la zona prospiciente al porto. La coincidenza degli eventi ha indotto a pensare che la costruzione del manufatto, ora assolutamente inservibile, abbia interrotto la corrente che riforniva di sabbia l’arenile di Torre Pali. Di fronte alla zona portuale vi erano i ricoveri tipici dei pescatori “gli strazzi” ove erano collocati gli attrezzi del mestiere, le reti, le nasse ecc. e dove si svolgeva la attività a terra di pesca, con l’aggiustatura delle reti rotte, la costruzione delle nasse, la pittura delle reti stesse, la pesatura del pescato. Di queste costruzioni purtroppo oggi non è rimasta traccia, sono state abbattute per far posto a edifici abitativi.

Fresca e solare come un ampio sorriso, la Marina di Torre Pali è una delle mete più ambite e ricercate dal turismo internazionale, che sceglie da sempre questo tratto di costa ionica del Salento per trascorrere le proprie meritate vacanze. Torre Pali è una delle numerose “stanze dei tesori” in cui è possibile addentrarsi nel lungo corridoio che lambisce il mare da Gallipoli a Capo di Leuca, a meno di 20 km da finibus terrae, ed è stata riconosciuta anche nel 2015 dal prestigioso titolo Bandiera Blu d’Italia: questi tre kilometri di spiaggia incantevole dalla sabbia color oro alternata a piccoli tratti di scogli bassi, sono il luogo ideale per assaporare il dolce tepore del sole, immergersi nelle nitide acque di Torre Pali, o avventurarsi in piccole escursioni e dolci passeggiate nel bel mezzo della natura circostante dai tratti genuini e selvaggi. Immersi in questo angolo di paradiso, i turisti che hanno scelto di andare in vacanza a Torre Pali, sono stati catapultati in un pezzo di mondo ricco di bellezza, con un’efficiente ma non invasiva presenza di strutture ricettive e servizi alla persona, ma anche in un territorio carico di storia e cultura: il passato di Torre Pali è testimoniato da piccoli monumenti sparsi nelle campagne, dalla chiesetta di Sant’Antonio, antico rifugio di pescatori, e dalla caratteristica torre saracena che si erge su uno scoglio a pochi metri dalla costa, vicino al porto della marina dalla fiorente attività di pesca. La torre, costruita nel 1500, rappresenta un passato di lotte della popolazione locale contro le razzie dei pirati saraceni che hanno devastato il territorio per lungo tempo, come anche la suggestiva Isola della Fanciulla, a circa 100 metri dal litorale, omaggio all’eroica resistenza di una ragazza del posto. Impossibile dimenticare la bellezza di questi posti: andare in vacanza a Torre Pali significa portare con sé un pezzo di anima del Salento. Con la promessa nel cuore di ritornare in quei luoghi.

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Santa Maria di Leuca

Rappresenta il “capo” della Puglia, all’estremità meridionale della penisola salentina, il nome Santa Maria di Leucao De Finibus Terrae cioè ai confini della terra, og la si chiama anche “madonna delle Frontiere”, dal momento che dall’estremo lembo d’Italia, Maria apre le sue braccia verso l’Oriente. La leggenda narra che Santa Maria di Leucasarebbe stata il primo approdo di Enea, inoltre proprio nello stesso luogo, in cui oggi si trova il Santuario, in passato sorgesse un tempio dedicato alla dea Minerva, tempio che cadde in frantumi quando vi sbarcò San Pietro, che iniziò la sua opera di evangelizzazione e cambiò il nome alla cittadina che da Leuca divenne Santa Maria di Leuca, per poi giungere a Roma dove fondò la Chiesa. Il passaggio del Santo è comprovato dalla colonna corinzia eretta sul piazzale della Basilica, recentemente ristrutturata. Una scalinata monumentale di 284 gradini collega la Basilica al sottostante porto, facendo da cornice alla famosa cascata realizzata là dove termina l’Acquedotto Pugliese e riversa le proprie acque nel mar Ionio attraverso una caverna, sia la scalinata che la colonna romana furono volute e inviate dal Duce Benito Mussolini. Leuca è caratterizzata da un tratto di costa alternato da scogliere e piccole aree di sabbia, le numerose grotte sono di grande interesse storico e naturalistico e per il turista subacqueo un vero paradiso è rappresentato da fondali marini.
I principali luoghi da visitare:

Basilica Santa Maria De Finibus Terrae

Di antica origine è la venerazione dei fedeli verso la Madonna di Leuca  che miracolosamente salvò dei pescatori da una tremenda burrasca. Da una ventina di anni il Santuario è divenuta Basilica minore, a forte impatto turistico. Nel piazzale antistante la Basilica sorge la Croce monumentale con incise quattro iscrizioni sui lati. Sul viale che conduce alla Basilica, tra gli alberi della pineta, si trova la Croce Pietrina costruita a testimonianza del passaggio di San Pietro. Il Santuario è collegato al porto vecchio dalla monumentale scalinata della cascata artificiale costruite in epoca fascista in occasione della conclusione dei lavori dell’Acquedotto.

Il Faro di Leuca

Si trova, spettacolare e maestoso sulla Punta Meliso , è alto circa 50m e diffonde tre fasci di luce che sono visibili ad oltre 40km anche in condizioni meteorologiche non buone. Tramite una scala a chiocciola di circa 250 gradini si arriva alla gabbia dell’apparato di proiezione. In passato l’alimentazione del faro era a petrolio, successivamente modificata in energia elettrica e la lanterna originale fu costruita a Parigi e sostituita più volte insieme all’apparato rotatorio.

Chiesa Cristo Re

Situata nel centro della marina di Leuca  è realizzata in carparo ed è in stile romanico e gotico. Presenta tre navate all’interno, un bellissimo pavimento in mosaico e un rosone alla facciata principale. I grandi finestroni delle navate laterali recano i nomi e gli stemmi delle famiglie nobili che parteciparono alla costruzione della chiesa.

Punta Ristola

Si tratta della zona sopra il promontorio su cui si trovano la Basilica e il faro, mentre la Marina di Leuca  è collocata più in basso ed è compresa tra punta Ristola  ad ovest, estremo lembo meridionale del Salento  e Punta Meliso  ad est, posta ai piedi del promontorio.  L’intera scogliera intorno a Punta Ristola  è particolarmente stimata per la bellezza del panorama e delle grotte.
La Grotta Porcinara  esibisce al suo interno svariate diciture latine e greche di viaggiatori o marinai che probabilmente sostavano in cerca di rifugio o riparo.
La Grotta del Diavolo situata a circa 150 m dalla Grotta Porcinara; è chiamata così per via degli innumerevoli frastuoni che si udivano, somiglianti ai versi del Diavolo. La Grotta del Presepe può essere visitata solo nelle giornate di mare calmo in quanto formata da una serie di archi bassi che sembrano rappresentare le fattezze della Natività.
La Grotta del Fiume è caratterizzata dalla fine di un’attività carsica che come eredità ha lasciato un rivolo d’acqua dolce che si perde nel mare salato, e anche qui vi si può accedere solo durante mare calmo.
La Grotta del Bambino è di smisurato valore naturalistico: qui furono recuperati resti di un elefante, di un rinoceronte e un dente umano, risalente all’epoca dei Neanderthal.
La Grotta delle Tre Porte chiamata cosi in quanto presenta 3 accessi e si staglia nel mare offrendo a chi la visita splendidi giochi di luce e frescura.

Punta Meliso

Punta Meliso  propone il punto di separazione tra costa ionica a ovest e la costa adriatica ad est.

Le Grotte di Ponente
‘Grotta dei Giganti’  così denominata poiché secondo la leggenda qui vi sono sepolti i giganti uccisi da Ercole Libico. All’interno sono stati rinvenuti resti di manufatti risalenti al periodo paleolitico medio.                                                                                              ‘Grotta della Stalla’  tra le più belle dell’intera costa, pare fosse usata dai pescatori per ripararsi dalle difficoltà che potevano far fronte in mare.
‘Grotta del Drago’  così chiamata per uno scoglio emergente somigliante ad una testa di drago  è estremamente scenografica, essendoci uno scoglio affiorante che somiglia appunto alla testa di un drago.

Le Grotte di Levante
‘Grotte di Terradico’ ha una forma triangolare che ricorda una tenda, infatti è chiamata anche grotta degli indiani.
‘Grotta di Ortocupo’ accessibile solo per via sottomarina poiché è quasi sommersa, in essa confluisce acqua salata e dolce‘Grotta del soffio’ cosi chiamata perchè al suo interno si verificano spruzzi di acqua.
‘Grotta delle Vore’  presenta una “vora” cioè un foro nella parte superiore della volta della grotta
‘Grotta delle Giole’  nel dialetto salentino le giole o ciole sono i corvi che un tempo presidiavano la grotta

La Torre dell’Uomo Morto

L’appellativo Uomo Morto è dovuto alla presenza di alcune ossa umane ritrovate al suo interno è collocata prima del Lungomare Cristoforo Colombo e risale al XVI secolo

Le ville ottocentesche

realizzate secondo vari stili erano 43, molte delle quali oggi sono in disuso o appaiono profondamente trasformate rispetto al passato come: Villa Daniele,  Villa Fuortes “sede Pro Loco”,  Villa La Meridiana, Villa Tamborino,Villa Loreta Stefanachi, Villa Colosso, Villa Arditi, Villa De Francesco, Villa Seracca.

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Santa Cesarea Terme

Questa bellissima località del Salento, posta sul lato orientale della costa, è situata su un pendio, con diretto affaccio sul Canale d’Otranto e caratterizzata da scogliere alte e rocciose.   Il nome del centro riflette il culto per la Santa Patrona del paese. Secondo la tradizione popolare nel XV secolo, prese il nome di Santa Cesaria da una vergine giovane, forse originaria di Otranto, che per sfuggire alle insidie del violento padre si rifugiò in una grotta del centro abitato. Qui il padre precipitò, avvolto da una nube densa e la fanciulla si salvò. Da allora una sorgente di acqua sulfurea sgorga dalla terra, proprio nel punto dove si compì la tragedia. Le acque clorurate, solfuree e iodiche delle sorgenti di Santa Cesarea Terme sgorgano a temperature variabili in quattro grotte naturali, comunicanti con il mare, il loro effetto benefico pare fosse noto fin da epoche remote presso gli abitanti della zona, ma la loro valorizzazione scientifica è databile alla fine dell’Ottocento e in particolar modo ai primi del Novecento quando venne inaugurato lo stabilimento termale Gattulla. I bagni e i fanghi termali risultano particolarmente indicati per le patologie artroreumatiche, dermatologiche, delle vie respiratorie, nei post traumi, nonché per cure estetiche e antistress. Ma Santa Cesarea Terme non è solo cure mediche si rimane stupiti dal color smeraldo del mare, dal verde delle maestose pinete, dal centro abitato caratterizzato da palazzi moreschi (primo fra tutti il pittoresco Palazzo Sticchi), villini signorili e semplici costruzioni moderne tinteggiate di bianco. Sono presenti lungo la costa cesarina diverse torri saracene di fine 1400 e inizi 1500. Da sud a nord: Torre Miggiano, Torre Santa Cesarea o del Belvedere, Torre Specchia di Guardia e Torre Minervino.

Torre Miggiano

risale al XVI sec. e si raggiunge agevolmente deviando a mare dalla litoranea che corre a mezza costa. Anche se fino a pochi anni fa era in cattivo stato di conservazione, attualmente è stata restaurata.

Torre Santa Cesarea o del Belvedere

è una torre costiera situata sulle alture di Santa Cesarea Terme a 110 metri sul livello del mare. È una delle tante torri difensive, costruite nel XVI secolo e che servivano da vedetta contro le incursioni dei Saraceni.

Torre specchia di Guardia

è una torre di avvistamento posta a centoquindici metri sul livello del mare, fu costruita nel XVI secolo per la difesa della costa salentina dai Saraceni.

Torre Minervino

trattasi di un’opera di fortificazione e di difesa dalla costa orientale salentina e costruita nel XVI secolo, durante la dominazione spagnola, fu ordinata da Carlo V in seguito agli attacchi dei saraceni; era in collegamento visivo con la Torre di Porto Badisco a nord e con la Torre Specchia di Guardia verso sud. La sua posizione è fondamentale perché permetteva di scrutare il mare fino a Punta Palascia, il punto più orientale d’Italia.

Chiesa Madre del Sacro Cuore

sorta nel XIV secolo sul luogo dove secondo la tradizione morì la Vergine Cesaria, venne affidata ai Frati Minori che la sostituirono con una nuova costruzione. Venne poi elevata a parrocchia.

Villa Sticchi

in stile moresco, genere diffuso nell’Ottocento in alcune località balneari del Salento, si colloca a 20 metri s.l.m., su uno sperone roccioso

Villa Raffaella

edificata nella seconda metà dell’Ottocento come residenza estiva della baronessa Raffaella della famiglia Lubelli.

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San Gregorio

Lungo la costa Jonica e precisamente da Torre Vado a Santa Maria di Leuca si incontra la suggestiva marina di San Gregorio appartenente al Comune di Patù. L’insenatura di San Gregorio una volta era il centro di un fiorente porto messapico oggi rappresenta un vero e proprio angolo di paradiso dai fondali limpidi e incontaminati ricchi di molluschi e ricci di mare .

Dalla piazzola che sovrasta quest’incantevole insenatura è possibile godere di splendidi tramonti e paesaggi naturali capaci di togliere il fiato, qui si affacciano bar e ristoranti tipici che organizzando serate danzanti e musica dal vivo animano la Baia di San Gregorio per tutta l’estate fino a notte fonda.

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Pescoluse

Marina di Pescoluse è una località balneare della provincia di Lecce e frazione di Salve.
Situata sul tratto di costa ionica tra Torre Pali e Torre Vado, altezza del canale Fano. Il litorale presenta dune ed è basso e sabbioso, così come caratteristica è anche la spiaggia, molto chiara e provvista di finissima sabbia e una ricca vegetazione di alberi e gigli.
Per il posizionamento della costa verso sud, Pescoluse può godere di un’acqua limpida e cristallina durante tutte le stagioni.
Poco distante dalla costa si trovano diverse grotte carsiche, dal punto di vista archeologico è riconosciuta per la presenza di un dolmen e di una tomba del 2500 a.C.  e  l’antica Torre di avvistamento della Masseria Borgino.
Durante il periodo estivo il numero della popolazione subisce un notevole incremento e il turista può usufruire di case locali affittate dagli abitanti della zona o sfruttare i campeggi presenti. Dotata di un borgo antico vicino al mare, è stata recentemente sviluppata una buona zona pedonale; in effetti negli ultimi anni la marina di Pescoluse sta diventando obiettivo turistico di massa.

Pescoluse è anche chiamata le Maldive del Salento in quanto rammenta le famose isole situate nell’Oceano Indiano, unica e incantevole nei suoi colori.
Posto Vecchio situato sul versante ionico del Salento, nonostante la sua piccola dimensione è una meta molto ambita grazie all’ambiente incontaminato che la caratterizza.